Ci si può sentire smarriti di fronte a una diagnosi di una patologia ematologica o onco-ematologica, ma bisogna sapere che la scienza e la ricerca stanno facendo progressi importanti nelle cure di questa malattia. In questo contesto, la relazione medico-paziente è determinante e può portare grande beneficio nella vita.
In medicina la relazione medico-paziente svolge un ruolo fondamentale. In questo contesto, i soggetti sono due: il paziente è portatore di una sofferenza, della quale spesso è difficile comprendere la causa; dall’altra parte il medico, che ha un ruolo tecnico che si basa sulla sua consolidata e continua formazione scientifica e che si fregia di spazi privilegiati di osservazione. L’abilità del medico nel comunicare con il paziente rappresenta uno degli aspetti più importanti delle sue competenze.
La capacità di attenzione del medico si esprime non soltanto nell’andare incontro ai bisogni del paziente, ma anche nell’offrirgli l’opportunità
di procedere verso l’autoconsapevolezza e di distaccarsi dalla sensazione di continua “dipendenza” dalle figure sanitarie e dalle cure.
Un altro sostegno che il medico può offrire al paziente è relativo ai cambiamenti nella vita quotidiana che la patologia ematologica o onco-ematologica può causare. Questo può essere uno sconvolgimento non solo per il paziente, ma anche nelle attività abituali delle persone vicine.
In questo contesto, i gruppi di sostegno per i pazienti possono essere di grande aiuto per affrontare questi cambiamenti.
A causa del trattamento e della malattia stessa, per alcune persone tornare alla vita normale potrebbe non essere facile: problemi correlati all’immagine del proprio corpo, alla sessualità, all’affaticamento, al lavoro, alla sfera emotiva o allo stile di vita potrebbero suscitare preoccupazione. Parlarne può davvero aiutare: è bene che il paziente abbia un ruolo attivo nel percorso di cura. È quindi fondamentale conoscere e comprendere le principali caratteristiche della propria malattia, i benefici delle terapie proposte e i loro possibili effetti collaterali.
Inoltre, il coinvolgimento del paziente nella scelta terapeutica è provvidenziale e può fare davvero la differenza, anche da un punto di vista psicologico. Per il paziente avere un ruolo attivo significa sentirsi costantemente motivato a seguire in maniera corretta le cure proposte dal medico.
Il medico e le altre figure professionali con cui si relaziona possono fornire tutte le spiegazioni necessarie.
Pertanto, non bisogna mai esitare a porre domande durante le visite o gli esami di controllo, anche se possono sembrare ripetitive o banali. Presentarsi alle visite con degli appunti è una strategia utile per non dimenticare di chiedere alcune precisazioni o chiarire aspetti della patologia ancora, in parte o del tutto, non compresi.
Per il proprio benessere mentale e fisico, quindi, è fondamentale ricordare che la conoscenza e la comprensione delle principali caratteristiche
della propria condizione patologica possono aiutare a dare un maggiore senso di controllo e sentirsi consapevoli dei benefici delle terapie proposte e i loro possibili effetti collaterali.